Patti sui murales in Via Trieste. Tali murales racconteranno la storia della città in maniera grafica.

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Patti_1Patti – È ormai in dirittura di arrivo l’iter che dovrà approdare alla riqualificazione del muro che corre lungo la parte iniziale di via Trieste, nella zona sottostante la via Sant’Antonino. Stamattina gli operai della ditta incaricata della coibentazione del muro hanno apposto la prima mattonella del gigantesco murales in ceramica che racconterà graficamente le tappe salienti della storia della città. Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, è stato reso concreto grazie all’opera prestata dagli alunni della scuola Luigi Pirandello, che attraverso un Pon hanno dato vita al progetto “Il Mio Pannello”, decorando alcune delle piastrelle che compongono il murales, e grazie all’impegno dell’associazione “Artisti per Caso” che si è fatta carico di aiutare gli studenti nella decorazione delle piastrelle e di realizzare il grande mosaico che sarà parte integrante dell’opera. «Il progetto di riqualificazione del muro – ha dichiarato il sindaco di Patti, avv. Mauro Aquino – punta ad eliminare una situazione di degrado pluridecennale con la presenza di vegetazione infestante e, in alcune occasioni, anche di parassiti e topi. L’opera racconterà in 170 metri quadrati gli elementi peculiari della storia del nostro territorio e della nostra città, riqualificando al contempo la via Trieste, storica via dello shopping». I principali accadimenti che nei secoli passati hanno caratterizzato la storia cittadina sono stati dipinti su delle piastrelle attraverso la tradizionale tecnica decorativa dei maestri ceramisti e l’utilizzo di “stencils”. Una parte del disegno prevede invece la tecnica del mosaico, realizzato dagli “Artisti per Caso” con del materiale reperito presso diverse aziende pattesi che hanno messo a disposizione ceramica, marmo e pietre di scarto favorendo l’attività di riciclo. I riferimenti storici scelti riguardano diversi periodi della storia pattese, a partire dalle origini e fino al XIX secolo.

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