CESARO’ (ME): SVOLTA NELLE INDAGINI PER L’OMICIDIO DI CONTI TAGUALI

CC S. Stefano C.stra

CC S. Stefano C.straCESARO’ (ME): SVOLTA NELLE INDAGINI PER L’OMICIDIO DI CONTI TAGUALI. I CARABINIERI NOTIFICANO QUATTRO AVVISI DI GARANZIA ED EFFETTUANO PERQUISIZIONI IN DIVERSE ABITAZIONI DI SAN TEODORO E CESARÒ.
I Carabinieri della Compagnia Santo Stefano di Camastra, alle prime luci dell’alba del 31 dicembre, hanno effettuato diverse perquisizioni in abitazioni dei Comuni di Cesarò e San Teodoro ai danni di locali pregiudicati.
Il dispiegamento di militari dell’Arma – avviato alle prime luci e durato fino al tardo pomeriggio del 31 – è connesso all’ omicidio di Conti Taguali Giuseppe, nato a Bronte (CT), il 16.08.1960, residente a San Teodoro, macellaio ed allevatore, il quale, il 07 luglio u.s., a Cesarò, dopo una giornata trascorso nel proprio appezzamento di terreno, mentre si trovava alla guida della Fiat Punto intestata al figlio, in Contrada Pulcino, sulla SP. 167, fu vittima di un agguato nel corso del quale veniva attinto da colpi di fucile a pallettoni che lo ferivano mortalmente attingendolo agli arti ed al tronco.foto CC S. Stefano C.stra
In quell’occasione sul posto si erano portati il Magistrato della Procura della Repubblica di Catania e i carabinieri che effettuavano i rilievi ed avviavano immediate e meticolose indagini.
L’ impiego di 20 militari della Compagnia Carabinieri Stefanese ( fra personale in divisa ed in borghese) è stato orientato ad effettuare perquisizioni a carico di quattro pregiudicati: C. L., cl.1980, residente a Cesaro’ (ME), operatore ecologico; F. B. G., cl.1972, di San Teodoro (ME), allevatore; D.P.D., cl. 1975, di Cesaro’ (Me), bracciante agricolo e  T. G. C. cl.1973, residente a San Teodoro, bracciante agricolo.
Le operazioni svolte dall’Arma in modo mirato e che hanno interessato i domicili(tutti ubicati nei due comuni), sono il portato di serrate indagini che nella delicata attività sono coordinati dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Natale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania . L’attività investigativa ha già determinato una svolta importante e ha prodotto la notifica di quattro avvisi di garanzia alle succitate persone del posto .

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