Comitato Mare Pulito: “le nostre preoccupazioni sono altre”

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Untitled-1Epistemologia e politichese; grafomania e analisi del testo; Davide e Golia.
“Noi siamo fermamente convinti che la presenza di liquami maleodoranti e sostanze di rifiuto che denunciano versamenti di acque dall’impianto fognario a mare…”
Poiché il signor sindaco di Gioiosa Marea ha fama di professionista serio e competente, non abbiamo dubbi che, masticando al quanto di epistemologia, sappia leggere e comprendere un testo. Ma per gli intellettuali, impegnati a scrivere a tal punto da non trovare il tempo di leggere, confermiamo che il nostro testo fa riferimento a precise situazioni di emergenza.
Che il sindaco provi a farci dire che le analisi dell’ARPA non sono credibili è nel suo diritto e, ora, nel suo metodo. Ma l’ARPA è Golia e noi siamo Davide e Davide vince solo nella Bibbia. Quindi nulla quaestio sulle arcinote analisi dell’ARPA: le nostre preoccupazioni sono altre, sono quelle che ci hanno costretto a porre il dato incontestabile dell’emergenza e sulle quali si è glissato con uno stile inutilmente aggressivo.
Il decreto legislativo 30 maggio 2008 n.116 all’art.5 enuncia le competenze comunali e in particolare al comma 2 cita: “La delimitazione delle zone vietate alla balneazione qualora nel corso della stagione balneare si verifichi o una situazione inaspettata che ha, o potrebbe verosimilmente avere, un impatto negativo sulla qualità delle acque di balneazione o sulla salute dei bagnanti;
Allora il signor sindaco di Gioiosa Marea, visto il suo stile, ci deve dire:
1) se il comma suddetto gli lascia l’arbitrio di negare l’emergenza e di adempiere agli atti che ne conseguono;
2) di chi ritiene che sia la responsabile penale e civile delle omissioni e di eventuali danni, da queste derivanti, alle persone che potrebbero essere danneggiate dalle sue inadempienze.

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