Una porzione della Villa Pisani di Patti Marina potrebbe presto ospitare una grande museo del mare.

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Patti_Marina-490Una porzione della Villa Pisani di Patti Marina potrebbe presto ospitare una grande museo del mare. L’occasione giunge dal Gac “Golfo di Patti” attraverso la misura 3.1 del Piano di sviluppo locale che prevede, tra le varie azioni, la possibilità di riqualificare una porzione dello stabile adibito a biblioteca comunale e procedere all’acquisto di un impianto di illuminazione pensile, di attrezzature informatiche, arredi e materiali utili all’allestimento di un museo che raccolga, cataloghi e racconti gli elementi identitari e la storia della marineria peschereccia del golfo. Stamattina la giunta municipale del comune di Patti, guidata dal sindaco Mauro Aquino, ha approvato in linea amministrativa il progetto esecutivo da 99.970,00euro redatto lo scorso 13 aprile dall’Ufficio tecnico di Palazzo dell’Aquila. L’obiettivo, aderente alla misura del Psl, punta alla “promozione della qualità dell’ambito costiero”, valorizzando gli elementi di pregio ambientale, naturalistico e culturale di un’area intesa come base su cui organizzare una specifica offerta eco turistica legata alla cultura del mare e dello spazio rurale. L’azione sarà attuata direttamente dal Gac all’interno della struttura pubblica di Patti Marina, resa disponibile dal Comune a titolo di comodato d’uso gratuito. «Le previsioni progettuali – si legge nella delibera di giunta – appaiono adeguate alle finalità che si intendono perseguire, ed è acclarata la compatibilità urbanistica per le opere da realizzare». A questo punto il Gac agirà in convenzione con il comune di Patti, considerato che la realizzazione del progetto è ad esclusiva titolarità della società consortile. La convenzione contempla la gestione dei lavori di riqualificazione di una porzione della struttura, più l’affidamento e il mantenimento del museo per un massimo di dieci anni a partire dalla realizzazione dell’opera. Come da accordo, il Gac godrà di tutti i redditi e le utilità che scaturiranno dalla gestione della struttura e non sarà responsabile dei danni arrecati ai beni mobili e immobili che rimarranno sotto vigilanza e manutenzione ordinaria e straordinaria del Comune, cosi come la pulizia dell’area e la vigilanza. Dal canto suo la società consortile provvederà alla realizzazione del progetto utilizzando il finanziamento previsto dall’asse IV misura 4.1 del Fondo europeo per la pesca (Fep).

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