“Un nuovo modo di concepire l’impresa agricola legata al turismo”

20181206_222348

L’entusiasmo, la formazione dei produttori e un nuovo modo di concepire l’impresa agricola legata al turismo, le carte vincenti per dare slancio al settore, creare reddito e occupazione

di Elisa Carlisi

L’orgoglio siciliano di essere un imprenditore agricolo, l’incrollabile fiducia nelle potenzialità delle realtà imprenditoriali e locali di riassegnare centralità al lavoro nelle campagne, un pizzico di entusiasmo condito con una buona dose di specializzazione e di sostenibilità.

Questo il mix di ingredienti che compone la filosofia della Federazione Agricoltori Siciliani, con il suo presidente regionale Francesco Calanna e con Pietro Ridolfo, da qualche giorno nominato vice presidente FAS, nella sua visione lungimirante di riscatto di un settore oggi in profonda crisi strutturale – congiunturale concepisce la connessione tra l’agricoltura e il turismo sostenibile come la vera combinazione vincente capace di generare reddito e nuova occupazione.

“L’obiettivo del Fas è stimolare i produttori del mondo agricolo, sostenerli nella produzione e commercializzazione oltre che nell’isola anche nei mercati nazionali ed esteri” afferma il neo vice presidente della Federazione.

Gli incontri con i nostri associati rappresentano un utile momento di interscambio e confronto, per il 2019, insieme all’onorevole Calanna, ne abbiamo prefissati diversi.

Chi si proietta nell’agricoltura deve essere determinato dalla passione e spendere le competenze maturate in un percorso formativo.

Ho da subito condiviso che la battaglia campale bisogna combatterla sul terreno della biodiversità, della qualità delle nostre produzioni e del rapporto stretto che il mondo dell’agricoltura può e deve avere con il mondo del turismo, il tutto in una cornice di sostenibilità ambientale ed economica.

La formazione continua e strategica, unitamente ad una adeguata politica del credito potrà fare la differenza! Concludo ribadendo che solo con una agricoltura più forte e di qualità, la nostra Sicilia può ritornare a produrre e crescere, buttandosi alle spalle la triste ipoteca dell’assistenzialismo”.

Oggi manca la cultura dell’impresa – rileva Ridolfo – ma per uscire dall’angolino in cui ci siamo relegati occorrono oltre l’ambizione e la consapevolezza delle proprie capacità, la preparazione manageriale. Da queste caratteristiche non si può infatti prescindere in tutto il percorso di filiera soprattutto adesso che il comparto versa in grave difficoltà e l’accesso al credito e alla terra è sempre più complicato.

Dobbiamo infondere fiducia nei giovani che già lavorano in agricoltura o che si stanno avvicinando al mondo delle campagne. Proprio le nuove generazioni possono stimolare gli agricoltori senior a non mollare nonostante le criticità contingenti.

Nell’isola l’80-90% delle aziende agricole sono a carattere familiare. La storia, le radici e la cultura locale come i nostri terreni sono intrisi di intrecci parentali che rappresentano il vero valore aggiunto delle nostre produzioni siciliane che dobbiamo imparare a valorizzare.

Nei media si fa un gran parlare dei beni primari ma quando si predispongono le manovre l’agricoltura risulta la “cenerentola” dei comparti economici. Siamo stanchi e insoddisfatti della gestione della Regione sui finanziamenti comunitari per lo sviluppo rurale. Si assiste – prosegue il vicepresidente – sempre più di frequente ai ritardi nei pagamenti (che in certi casi sfiorano anche i due o i tre anni) e ad un atteggiamento di lassismo nel chiudere le pratiche.

Quello che reputo davvero insostenibile è l’irresponsabilità della classe politica.

“Sono a favore di tutto ciò che crea indotto e fa girare l’economia.
Sarebbe opportuno potenziare il turismo delle zone interne senza creare alcuna antitesi con quello delle coste nel pieno rispetto della sostenibilità e dell’ambiente. Occorrono strategie politiche, un incremento delle infrastrutture connesse ad una rete di turismo rurale”, conclude il presidente FAS l’on, F. Calanna.

Potrebbe piacerti anche

Realizzato un radiofaro dal Cisar Messina ed alcuni alunni del’IIS BORGHESE FARANDA di Patti

E’ stato attivato a mezzanotte del 25/aprile/2024, in