SI VA VERSO LA SOLUZIONE DELL’EMERGENZA IDRICA A MESSINA

foto3943

foto3943Il vicesindaco, Guido Signorino, l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, il presidente dell’AMAM, Leonardo Termini, e il direttore generale, Luigi La Rosa, nel corso di una conferenza stampa stasera a Palazzo Zanca, in merito agli aggiornamenti sull’emergenza idrica in città, hanno dichiarato che: “Si stanno riempendo i serbatoi della città e in nottata sarà avviata la distribuzione. Si calcola quindi che l’acqua tornerà da domani nella disponibilità dei cittadini messinesi, ma tutto il sistema sarà a regime entro le prossime 48/72 ore”. L’Amministrazione comunale ha anche aggiunto che: <Fino a tutto ieri il Comune ha affrontato con i suoi soli mezzi la gravissima crisi idrica della città. Il tavolo tecnico aveva chiarito che le cinque autobotti di acqua potabile del Comune e le tre autobotti della Guardia Forestale di acqua non potabile non potevano essere sufficienti, ma nel corso dalla giornata non sono state rese disponibili le ulteriori cinque autobotti richieste alla Protezione Civile regionale, per le quali in serata è pervenuta la disponibilità solo per questa mattina. Le risorse del Comune sono dunque state gestite mantenendo i presidi e le forniture già attivi. L’amministrazione ha utilizzato al meglio, lavorando senza sosta, queste disponibilità evidentemente del tutto insufficienti. Sono state organizzate turnazioni degli autisti, coinvolgendo in ciò anche il personale dell’ATM, secondo le disposizioni del Sindaco, al fine di garantire i rifornimenti fino alla notte e in previsione dell’arrivo di autobotti aggiuntive (non pervenute) che avrebbero dovuto essere condotte dal personale locale; di ciò si era convenuto con la Prefettura a margine della riunione di ieri mattina. Nell’attesa del potenziamento delle postazioni (che dipendono dall’arrivo di mezzi aggiuntivi) è stato disposto che la determinazione dei nuovi punti di distribuzione potesse essere comunicata con l’utilizzo dell’alert system implementato per la diffusione in sms degli allerta meteo, al fine di raggiungere capillarmente la popolazione. Ma l’informazione poteva essere resa solamente quando effettivamente attiva. In assenza delle risorse, nel primo pomeriggio di ieri il Sindaco ha contattato direttamente il Presidente della Regione e il Direttore Regionale della Protezione Civile. Al contempo, sono state date istruzioni ai gestori dei servizi di assistenza agli anziani e ai disabili, sono state mobilitate le organizzazioni di volontariato sociale (alcune hanno anche contribuito con la disponibilità di acqua potabile per i soggetti più bisognosi) e le organizzazioni del volontariato di protezione civile. Il supporto garantito all’unità operativa dell’autoparco municipale dalla Guardia Forestale non ha partecipato alle operazioni di ieri. Come comunicato al tavolo dall’autorità portuale, la disponibilità delle navi cisterna della società Marnavi avrebbe avuto luogo entro 48 ore. Il preventivo inviato dalla società alla protezione civile comunale dava disponibilità per la nave da 5000 tonnellate soltanto per la prossima domenica. Al tavolo tecnico era stato chiarito che l’acqua avrebbe potuto raggiungere la città in 36-48 ore e che la pressione necessaria per portare l’acqua delle navi cisterna dal livello del mare al serbatoio Torre Vittoria avrebbe potuto determinare rischi alla tenuta della condotta, strutturata per caricare le navi e non per scaricarle. Per questa ragione, come comunicato alla stampa anche dalla Viceprefetto Cerniglia, si era ritenuto di attendere l’evoluzione dei lavori sulle condotte per decidere l’ordinazione delle navi cisterna che, di fatto, arriveranno quando i serbatoi cittadini saranno già in riempimento. I rapporti con le istituzioni e il tavolo tecnico sono stati continui e l’attività di coordinamento (esplicitamente apprezzata dalla Prefettura nei tavoli tecnici sia di lunedì pomeriggio che di ieri mattina) è continuata indefettibilmente. Quando nel pomeriggio di martedì si è evidenziato il problema dei rinforzi da effettuarsi sulla tubatura, soprattutto a protezione dell’incolumità dell’abitato sottostante, l’amministrazione ha prontamente chiesto al Prefetto la riconvocazione urgente del tavolo tecnico istituzionale. Il Prefetto ha convocato il tavolo per il giorno seguente, alle ore 10. I lavori sulle condutture si sono conclusi la notte scorsa (Calatabiano) e nella mattinata odierna (bypass Alcantara, da completare con ulteriori tre ore di intervento in data programmata o in caso di immediata necessità). L’acqua ha già raggiunto Messina e sta per avviare il riempimento del serbatoio Montesanto. La Prefettura è stata costantemente aggiornata dell’evoluzione delle operazioni, con comunicazioni dirette dell’assessore De Cola, mentre il centro di coordinamento del Comune presso l’autoparco non ha ricevuto la richiesta presenza dell’unità aggiuntiva che avrebbe dovuto disporre l’utilizzo delle autobotti non potabili della Guardia Forestale, le quali sono state destinate alle strutture che ne avessero fatto richiesta. Nella giornata di ieri la struttura ospedaliera del Papardo (con la logica difficoltà di gestione dei tempi) è stata raggiunta dalle 12 autobotti programmate, come risulta dal report del Dipartimento Protezione Civile. È sicuramente utile e opportuna ogni attivazione istituzionale e ci fa piacere che il Prefetto abbia ritenuto di dover intervenire in prima persona per un’emergenza così grave per la città, ma non vi è alcuna insufficienza né di sforzo né di organizzazione in quanto messo in campo dal Comune. L’insufficienza è semmai nella prontezza di risposta per il reperimento di altre risorse. Appare irrituale il fatto di non essere stati convocati per la comunicazione del cambiamento organizzativo disposto, ma il Comune ha continuato ad essere costantemente presente nella gestione del tavolo, mantenendo tutta la sua completa disponibilità ed è semmai rimasto fino alle 13 di questa mattina totalmente solo nella gestione operativa della più grave emergenza idrica della città. Il sindaco Renato Accorinti era già in viaggio per Torino mercoledì pomeriggio, quando, raggiunto dalla notizia dell’ulteriore sospensione, è rientrato a Messina per seguire direttamente e personalmente la vicenda. Consapevole della positiva evoluzione delle operazioni, è ripartito stamattina per portare all’attenzione dell’assemblea dell’ANCI e alla presenza dei rappresentanti del Governo e del Presidente della Repubblica la gravissima situazione della città e la necessità di un intervento nazionale a protezione della sicurezza e della salute dei cittadini>.

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