Allerta meteo: il comune di Gioiosa Marea ha attivato una stazione radio portatile

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Notizia tratta da www.telepatti.it

20141106_163505-cisarAllerta meteo di livello rosso in quasi tutta la Sicilia. Arancione nelle zone in cui l’allarme non è a livelli di massima. Rischi in quasi tutte le province con particolare attenzione per Messina, Catania, Palermo e Trapani.

Per far fronte all’emergenza maltempo il Comune di Gioiosa Marea, grazie al responsabile della Funzione 8 Telecomunicazioni, a seguito dell’allerta meteo ha attivato con una stazione radio portatile, tra i comuni di Patti e Gioiosa Marea sulle bande radioamatiriali e di aver dato disposizione al responsabile dei sistemi automatici del Cisar Messina Francesco Parasporo di scollegare dalla tratta nazionale la rete di Lipari, di Monte Ciccia e di Zafferana Etnea, per consentire eventuali comunicazioni di emergenza nelle province interessate all’evento.

Sono inoltre a disposizione i sistemi automatici del Progetto 108, realizzato dalla Cisar Messina presieduta da Calogero Barone e realizzati senza contributi pubblici, grazie all’impegno e alle conoscenze tecniche dei Radioamatori locali che hanno creduto nel progetto.

Intanto a Messina l’Amministrazione comunale, a seguito delle critiche condizioni meteorologiche e lo stato di allerta meteo, ha attivato una procedura di emergenza, al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza ai minori, alle donne e agli uomini attualmente ospitati nella tendopoli del Palanebiolo. Grazie ad un lavoro di squadra tra il sindaco, Renato Accorinti, e gli assessori, ai Servizi sociali, Nino Mantineo, e alla Protezione civile, Filippo Cucinotta, d’intesa con la Prefettura, è stato disposto che i migranti occupanti il Palanebiolo siano accompagnati nell’edificio della caserma di Bisconte. “Questa Amministrazione – ha dichiarato Accorinti – è sempre stata contraria alla tendopoli, continuiamo a ritenere che il nostro Paese debba lavorare per avere centri di accoglienza idonei e decorosi a tutela dei diritti umani su tutto il territorio italiano. Chiediamo la fine di questa triste parentesi storica per la nostra città con la definitiva chiusura della tendopoli”.

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