San Giorgio di Gioiosa Marea – Deturpata la panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere

2

Riceviamo e pubblichiamo.
Da Presidente deI Comitato borgo marinaro, profondamente rammaricata e delusa, mi vedo costretta, anche a nome dei componenti, a constatare quanto palese sia l’assoluta mancanza di rispetto verso le cose e le persone e, non da meno, verso il proprio paese.
Il gesto rappresenta l’indifferenza e l’apatia nella sua forma più plateale.
È l’ essere umano che ha perso. Ha perso in civiltà, dignità e senso di appartenenza che sono evidentemente carenti o del tutto assenti in chi ha compiuto il gesto, magari volendo dimostrare di essere cosa? Più forte? Più ribelle? Più libero?
Senza nome

E no, proprio no! Non sapete cos’è la libertà. Libertà sarebbe stato essere in piazza il giorno dell’inaugurazione e dire li davanti a tutti il vostro dissenso. Contestare i ragazzi che hanno lavorato, i bimbi che erano lì quella mattina, le maestre e gli adulti coinvolti.Quella sarebbe stata libertà! Metterci la faccia ed essere se stessi sempre, davanti a tutti!

Invece, così e di notte, non siete liberi. Siete schiavi! Schiavi probabilmente di una società volta all indifferenza e alla noia. Forse qualche torto lo abbiamo noi adulti, poveri illusi e fatalisti che, crediamo ancora che un simbolo, un gesto, possano scuotere le coscienze. Ma la più grave colpa è comunque di noi adulti, famiglia, scuola, istituzioni che, evidentemente, non solo non siamo bravi abbastanza ma non diamo il giusto esempio. Voglio ricordare che l’ indifferenza uccide e il silenzio è complice.

Adelina Di Perna, Presidente Associazione Borgo Marinaro

Potrebbe piacerti anche

Al “Teatro Borà” di Gioiosa Marea un incontro su “La violenza di genere” con gli alunni dell’Istituto “Anna Rita Sidoti

Si è tenuto , oggi 30 aprile, al