Barcellona Pozzo di Gotto – Al Teatro Mandanici Tullio Solenghi con il “Decameron”

Tullio Solenghi

Comincerà con una sorpre sa – che Tullio Solenghi, protagonista dello spettacolo, dedica proprio al pubblico del Teatro Mandanici – il “Decameron” in cartellone sabato 18 novembre alle ore 21 a Barcellona Pozzo di Gotto.
Una sorpresa – racconta l’attore – che spiega bene come “la natura umana, le dinamiche tra persone, i vizi e i sentimenti raccontati da Boccaccio siano i nostri, così vicini da far apparire assolutamente contemporaneo questo caposaldo della letteratura italiana”.

In scena Solenghi interpreta – con il suo caleidoscopico talento – i tanti, diversi protagonisti di sei tra le novelle più amate e conosciute di Boccaccio. Solenghi affronta la parola “a mani nude”, senza orpelli. Con un microfono ed un leggìo. E porta avanti un “one man show” come in un cabaret contemporaneo: “la bellezza è scoprire che ci si può divertire e ridere, con un testo colto e popolare come il Decameron”.

“Si è scelto di portare in scena – spiega il direttore artistico del Mandanici, Sergio Maifredi – i tre filoni principali contenuti nel capolavoro di Boccaccio: quello erotico avventuroso (naturalmente in un modo assolutamente fruibile anche ad un pubblico di giovani) come nella novelle di ‘Alibech’, quello della beffa come in ‘Chicchibio e la gru’, quello drammatico come in Federigo degli Alberighi”.

E tra spettacolo, intrattenimento e letteratura, l’anima “a tutto campo” di questo “racconto” on stage, diretto da Sergio Maifredi, è particolarmente dedicata ai ragazzi. Per chi lo sta incontrando nel programma didattico a scuola e per chi lo incontrerà nel futuro prossimo, questo “Decameron” in scena tira fuori dalla pagina personaggi e storie, con le mille voci e le sapienti sfumature interpretative di Tullio Solenghi, e rappresenta, oltre che un divertimento, anche un modo di studiare “spettacolare” e decisamente unico. D’altronde, agli studenti Solenghi fa una promessa: “Lo spettacolo vi sorprenderà e vi divertirà”.

D’altronde, come spiega Maifredi – “il lavoro che si è fatto, seguiti dal prof. Maurizio Fiorilla, docente all’Università Roma Tre, curatore dell’edizione Bur del Decameron di Giovanni Boccaccio e curatore della ‘voce’ Decameron per la Treccani, è stato quello di far vivere la lingua del Boccaccio. Senza ‘semplificazioni’ o ‘versioni in prosa’; lavorando su una lingua che ha 700 anni ma che, attraverso la capacita di Tullio Solenghi, attore di teatro e grande talento comico, diventa comprensibile come l’italiano di oggi”. Non per caso al botteghino del Teatro i giovani fino a 19 anni possono trovare i biglietti a prezzo speciale fortemente voluti dalla Giunta Materia.

Potrebbe piacerti anche

Al “Teatro Borà” di Gioiosa Marea un incontro su “La violenza di genere” con gli alunni dell’Istituto “Anna Rita Sidoti

Si è tenuto , oggi 30 aprile, al