“Le favole della tonnara” a San Giorgio di Gioiosa Marea per la V edizione della “Festa della Tonnara”

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San Giorgio di Gioiosa Marea 24 giugno 2018
“Le favole della tonnara” è il primo evento legato al progetto “Città che legge”, una qualifica rilasciata dal Ministero dei Beni Culturali, organizzato dal Comune di Gioiosa Marea con la collaborazione degli organizzatori, della locale Pro loco e dagli sponsor Republik, il Bar del Sig. Magistro, la Cartolibreria Senso unico .

Il progetto promuove la lettura in tutti i contesti specialmente nelle scuole .
Questo primo evento è stato organizzato , ieri, in occasione della “Festa della Tonnara” una festa che si tiene ogni anno a San Giorgio e che oggi ricorre la 5a edizione.
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L’Assessore dott.ssa La Galia – Abbiamo approfittato di questa festa stupenda che si propone ogni anno qui a San Giorgio per promuovere questo progetto, cosa c’è di più bello che sentire raccontare ai bambini , dai vecchi pescatori che hanno vissuto quella realtà , la storia della tonnara –
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Tutti i bambini presenti sono stati coinvolti , attraverso i racconti dei vecchi pescatori della tonnara, nella rappresentazione artistica del disegno dove la fantasia prendeva spunto dalla storia raccontata e ne diventava favola.

In occasione della Festa della Tonnara, i commercianti, lungo la via intitolata alla Campionessa Anna Rita Sidoti, hanno posto delle fioriere rendendo così la via esteticamente più carina evitandone la sosta , anche momentanea, delle auto.

Adesso un po di storia – Dalle ricerche di Filippo Puglia

Le documentazioni in possesso delle autorità riportano che l’attività della tonnara risale al 1407, secondo un rescritto del re Martino del 27 giugno, attraverso il quale egli donava in Feudum a Berengario Orioles, principe di San Piero Patti, il tratto di mare denominato “Sancti Georgii” (ossia dalla punta Fetente fino al vallone Salik, Saliceto) per calare la tonnara, la palamitara e altro.
Nel 1442, re Alfonso estese la donazione del mare fino alla punta di Mongiove; questo ampliamento viene confermato dalle documentazioni del 1460 e del 1580.
Nel 1508, re Ferdinando eresse terre e tonnare a baronia, conferendo a Pietri Servio Orioles il titolo di barone di San Giorgio.
I PESCATORI

Nel 1600, la tonnara passò nelle mani della famiglia Mastropaolo, famiglia nobile di Messina, in seguito allo sposalizio tra donna Flavia, ultimogenita della casa Orioles, e don Francesco Mastropaolo.
Intanto, in tutto il territorio circostante, iniziavano a nascere i primi insediamenti abitativi, compresa una chiesa; secondo la documentazione di lettere viceregie in Palermo del 23 ottobre 1679, si dava la facoltà di poter fabbricare una chiesa al sacerdote don Cono pisano, arciprete della terra di Gioiosa Guardia.
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Nell’anno successivo, vi fu un’ordinanza del vescovo di Patti, monsignor Martinelli, che proibiva ai cappellani delle chiese fuori dalle mura di Gioiosa Guardia l’istruzione della dottrina cristiana; da questo divieto fu esclusa la chiesa di San Giorgio, per il semplice motivo che quest’ultima era frequentata costantemente dai pellegrini viaggiatori e soprattutto da gente di mare.
L’ordinanza conferma, infatti, che molta gente dei paesi vicini si recava a San Giorgio per la pescosità delle sue acque e in particolare per la pesca del tonno.

Potete leggere tuta la storia cliccando qui



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