Rapporto Censis sull’Avvocatura, la presentazione il 28 aprile

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Si svolgerà giovedì 28 aprile, ore 10.30 – presso la sede di Cassa Forense in via Visconti 8, Roma – l’evento di presentazione del nuovo Rapporto Censis sull’Avvocatura 2022.
L’illustrazione del rapporto sarà a cura di Valter Militi e Maria Annunziata per Cassa Forense e Giorgio De Rita e Andrea Toma per il Censis.

Seguirà un dibattito – coordinato da Maria Carla De Cesari del Sole24Ore – al quale parteciperanno i vertici delle rappresentanze delle Istituzioni forensi e delle associazioni e il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.

Un lavoro di analisi imponente, al quale hanno partecipato oltre 30 mila avvocati, che per l’edizione 2022 cambia metodo, da un lato aggiungendo alle consuete rilevazioni del Censis il patrimonio di dati e conoscenze di Cassa Forense, dall’altro unendo alla survey classica un’indagine qualitativa sulla domanda di servizi legali che ha interessato piccole e grandi imprese, organismi di rappresentanza, il mondo della consulenza.

Particolare attenzione è stata data alla condizione delle donne avvocato, dall’accesso ai diversi percorsi professionali rispetto ai colleghi uomini, ai gap da colmare soprattutto riguardo il reddito.

Ne emerge un quadro aggiornato degli Avvocati italiani, dei quali sono state raccolte le opinioni su argomenti centrali come le specializzazioni, i nuovi spazi di mercato, la risoluzione alternativa delle controversie, le pensioni future, il lavoro a distanza, i servizi e il supporto resi da Cassa Forense ai propri iscritti.

Obiettivo del Rapporto 2022, non solo quello di fotografare lo stato dell’arte della professione, ma anche di individuarne i possibili percorsi evolutivi, contrastando i fattori di incertezza emersi, a partire dalla pandemia, in prospettiva accentuati dalle conseguenze tuttora imprevedibili della guerra russo-ucraina.

Impresa, nuove tecnologie e ambiente gli ambiti con cui gli Avvocati dovranno misurarsi per provare a presidiare nuovi campi o per consolidare la propria presenza e le proprie competenze. Accanto a questi, sono state individuate linee di specializzazione relative alla protezione della persona in ambito familiare, in ambito lavorativo, al trattamento dei dati.

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