Gioiosa Marea 08 luglio 2019
Si è conclusa, ieri, in c/da Landro di Gioiosa Marea, l’11ma edizione della “Festa della Mietitura”
Ormai questo appuntamento, più che una tradizione, è divenuto un rito, un rito dentro il quale la storia delle antiche tradizioni rurali fanno sì che il legame antico tra l’uomo, la terra e il grano si perpetui e si tramandi per sempre da padre in figlio.
L’Associazione Culturale “La Spiga” ci “ricorda”, ogni anno, attraverso questi eventi storico-culturali, l’antica arte della mietitura, quando i braccianti vestivano abiti
tradizionali e utilizzavano indumenti e strumenti propri per la falciatura del grano: grembiule e copribraccio di tela pesante, “canneddi” (protezioni per le dita fatte con le canne), falce. Il grano veniva poi legato in fascine e ammucchiato per farlo asciugare fino al momento della trebbiatura.
Roberta Fonti, Presidente dell’Associazione “La Spiga” – La manifestazione tende a riscoprire e promuovere gli antichi costumi di un tempo ormai quasi dimenticati o addirittura sconosciuti per i più giovani e i turisti, oltre che assistere e partecipare alla mietitura del grano effettuata a mano, così come si svolgeva fino ai primi anni ’60 nelle campagne siciliane –
Il Gruppo Folk “Il Meliuso” , come ogni anno, inonda della sua musica popolare la vallata del Landro, mentre il lanzet e la tarantella trascinano la gente in un ballo improvvisato nel perimetro della pista di scena.
Circa 50 chili di “maccarruna” al sugo sono stati preparati, da mano esperte, per essere degustati dalla gente presente all’evento.
La degustazione dei dolci, preparati per l’occasione, chiudono la “Festa della mietitura” dandoci appuntamento per la 12ma edizione.
Nino Mirabile
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