Parliamo d’Amore con la dott.ssa Giuliana Scaffidi

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Dissertazione sull’AMORE

Parliamo di questa tanto decantata ed agognata parola.
Ma che cos’è l’Amore e come esso si manifesta?
Se dovessimo riferirci a tutti i testi esistenti in letteratura, così come in psicologia, ci renderemmo conto di quanto sia complicato entrare in un mondo così arzigogolato e complesso, perché ognuno di noi ha il proprio modo di “ concepirlo “ o manifestarlo e questo lo fa diventare prettamente individuale e fors’anche egoista.

E’ sicuramente semplicistico definire a parole l’Amore. Abbiamo letto tanti versi, tanta poesia, tanta filosofia, usato tanta immaginazione che, se qualcuno ci chiede cosa sia, noi damblè rispondiamo : è qualcosa che ti fa battere il cuore. Scarna risposta, facile e riduttiva.
Bisogna sicuramente asserire che l’Amore non si può guidare né può essere guidato, non si può frazionare, limitare, nè tantomeno incatenare.

….l’Amore è una condizione di libertà e come tale deve poter esprimere tutta la sua vitalità. Per quanto possa sembrare paradossale, l’Amore è libertà, rispetto, inclinazione verso l’altro. Non è possesso, non è strategia, non è appartenenza.
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Questi i capisaldi per me, per nulla riduttivi, perchè ognuno di questi indica una traccia e la indirizza alla piena libertà, per cui esso diventa scevro di egoismo e di individualismo. Pure eresie, direte voi, ma io vi pongo questa domanda: Vi siete mai chiesti davvero che cosa è l’Amore e non cosa volete dall’Amore? Quando queste due ” difficoltà ” si incontrano, credetemi, non succede l’incastro, ma succede l’irreparabile, quello che nessuno di noi vorrebbe vivere; l’accorgersi di non Amare. Perchè vi è l’evidente presa d’atto che il non Amare significa non saper Amare, quasi una forma di anaffettività.

Leggendo infiniti elaborati e disquisendo con gli ” edotti”, ho intuito che il paradosso è il non valore che l’atto dona.
La vera dimostrazione di Amore la si ha quando l’Amore stesso mantiene libero l’altro, perchè sa rinunciare, sa aspettare, sa donare e non chiede nulla. Questa è la più alta forma di Amore…secondo me! Secondo me…ripeto! Perché l’Amore dato va in cielo, gli Angeli lo accarezzano e non muore mai!
E se l’Amore fa sentire il profumo, noi dobbiamo essere disponibili a renderlo necessario senza soffocarlo. Anche il partner va educato a questo.
Questo profumo deve inebriare la nostra vita e soprattutto per non farlo sparire mai dobbiamo essere pieni di gioia e collocarlo dentro i vestiti. Affinchè rimanga sempre e lo si senta sempre in tutto ciò che indossiamo.
..Pura fantasia, direte voi!
L’Amore è l’unica forza che può sconvolgere ogni cosa.
In apparenza sembra essere tutto molto semplice. Se ti batte il Cuore vuol dire che sei Innamorato. Niente e nessuno può arrestare questa folle corsa verso un cielo pieno di stelle con destinazione Paradiso.

Quando si Ama si ha un’energia che pervade e che deriva da nuove forze e nuovi stimoli che conducono l’essere umano in una dimensione diversa da quella vissuta nei periodi in cui non si Ama. Ci si lascia cullare dal suono melodico dei flauti, dei violini, delle arpe e degli archetti, lasciandosi andare alla visione del volto della persona che Ami.
Vero è che tutto ha una dimensione non molto umana, ma i tempi ci hanno un po’ fatto elaborare concetti che sino ad ora non sono stati certo idilliaci, prendendo coscienza di qualcosa che fa parte del nostro immaginario e come tale si identifica in una autentica modalità di vita…anche quando i desideri e le aspettative sono altre. Queste le linee generali per me, differenti dal concetto di amore libero e diversificato dalla verità, cosa oggi del tutto inesistente.

I poeti sono gli unici esseri umani che abbiano trovato una modalità espressiva in grado di cogliere l’essenza del sentimento, perché la poesia è fatta di metafore e di illusioni, di simboli e fomenta i battiti del Cuore, accelerandoli alquanto, come è giusto che sia!
E’ necessario però Amare pensando che quell’ Amore non finisca e che l’esperienza non sia limitata nel tempo; ecco perché si tende ad incatenare l’avvenimento, quasi “ l’Avvento “.
Detto ciò mi rendo conto che ancora vi è chi crede che il battito del Cuore sia vitale e non sottovaluta l’idea di manifestare l’Amore in maniera del tutto originale e molto, molto anticonformista, facendolo diventare quasi un concetto modale.
Nessuno crede, a buon donde, nell’ Amore eterno…e credetemi, se ci fosse questa condizione, metà dei problemi dell’umanità, o forse più, sarebbero immediatamente risolti.
Bei propositi davvero…
.
Purtroppo però, manca la dimostrazione del vero e rimane in auge l’apparire, facendo si che tutto risulti fallace. Manca l’intenzione allo straordinario ed al vero.
Parlare d’Amore è una disposizione alla tenerezza. Dico ciò forse perchè sono un’idealista in questo, un’ assertrice dell’Amore che supera le distanze e le barriere, con intento, volontà, libertà, costituendo la dimensione amorosa che si accompagna al senso dell’eternità…e questo permettetemi…
E’ UN MERAVIGLIOSO DONO!

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