Polixne – 17/18 Agosto Tindari festival – Palcoscenici Aperti Arte Misteri e Leggende nel più antico quartiere di Patti

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Il concept dell’evento ha il suo nucleo identitario nella corrispondenza simbolico-mistica tra luogo storico ed opera d’arte.L’allestimento e le performance si sviluperanno presso angoli, anfratti,suggestivi delle vie medievali di Polline: un percorso artistico da cui riaffiorano storie e leggende antichein una sorta di palcoscenico aperto.Il concerto delle tarante è un viaggio musicale tra i ritmi mediterranei della nostra isola ove si mescolano , canti , melodie con arrangiamenti contemporanei all’insegna della contaminazione. L’ensamble è composto da musicisti che da anni affondano la propria ricerca nel mondo musicale popolare.La Presenza di Otello Profazio, che proprio 40 anni fa registrò a Patti Marina un album dedicato alle tradizioni popolari della città , è garanzia di una forza musicale incrollabile. Il vernissage curato da Elio Crifò è una riflessione stupenda tra il pensiero magico, scientifico e religioso, accompagnato dai racconti dialettali sulle maiare eoliane di Marco Conti Gallenti. Lo spettacolo le Maiare prende le mosse dal ricco patrimonio della tradizione orale( Pitrè è stato fonte privilegiata)che passa da una memoria all’altra annodandosidi ricordi nuovi , e di intrepretazioni misteriose. La messinscena vuole evidenziare la seducente stratificazione di simboli e di espressioni oniriche.Le composizioni musicali si fondono con il tessuto drammaturgico allo scopo di riscoprire la forza magnetica di una richezza culturale popolare ingiustamente colpita da rivisitazioni stereotipatee banalmente folkoristici. Per l’occasione verranno esposti alcuni pezzi provenienti dal museo etnografico di Sorrentini e della collezione di ceramiche e maioliche del convento San Francesco oltre a pezzi autentici dei costumi di scena di Massimo Mollica

Anna Ricciardi

Allestimento artistico a cura di Laura Costantino

Opera d’arte come ponte simbolico mistico fra visitatore e luogo. Opera d’arte come anello di congiunzione empatico fra artista che l’ha realizzata e lo spettatore che ne riscrive il significato; Queste due figure insieme cooperano animando le vie del quartiere più antico di Patti, il quartiere Polline, dando nuovo significato ai luoghi, esaltandone inevitabilmente una bellezza solo apparentemente obsoleta, ma carica di fascinose suggestioni e bellezze. E quale può essere il compito dell’Arte se non quello di esaltare la Bellezza? Da quando l’Arte nelle sue numerose “rinascite” è stata capace di reinventarsi uscendo fuori dai luoghi convenzionali per antonomasia, come gallerie e musei, è stata capace di ridare vita o nuova luce a luoghi spesso dimenticati, dismessi o semplicemente fuori moda, lontani dalle abitudini del cittadino. L’obiettivo che il progetto si propone è quello di riscoprire ed esaltare la bellezza dei luoghi prescelti e trasformati in tanti piccoli “set cinematografici”, percorsi da vie attraverso le quali lo spettatore potrà visitare la “piccola città” di “un non tempo”, in cui passato, presente e tempo della fantasia e del mistero coesistono e rapiscono i sensi. Un caleidoscopio di emozioni, in cui si intrecciano leggende e storie vere, sacro e profano, arti classiche e contemporanee, dosate con sapienza e con il rispetto che si deve ad un luogo colmo di storia e cultura, in cui utile può essere soltanto il tentativo di offrire visioni inedite, nuovi punti di vista, attraverso le opere di talenti internazionali quali Sigfrido Oliva, Maestro della pittura e dell’incisione calcografica, Simonetta Gagliano docente di pittura presso la Rufa di Roma, Daniela Balsamo docente dell’Accademia del Lusso di Palermo e talenti non meno importanti, più o meno giovani del nostro territorio, come lo scultore Milo Floramo, Antonino Schepisi, le giovani fotografe Marzia Trusso e Roberta Guarnera, la mosaicista Manuela Ceraolo e i fratelli fotografi Mimmo e Peppuccio Buzzanca, accuratamente selezionati per offrire al pubblico un livello eccellente in tutte le categorie prescelte: Pittura, Fotografia, Scultura e Installazione.

Programma
17 agosto ORE 21.30
VERNISSAGE CON ELIO CRIFO’ E MARCO CONTI GALLENTI scalinata Fortunato
ORE 22.30
IL CONCERTO DELLE TARANTE piazzetta San Biagio,
ensemble Nino Milia Chitarre e buzuki Alessandro Ceraolo percussioni e batteria, Gemino Calà Fiati, Giovanni Cappello basso, Billy Nocifera Fisarmonica, Salvo Nigro voce e flauto dolce special guest Otello Profazio
18 agosto ore 21.30 Le maiare-le Donne di Fora scalinata Fortunato
22.30 LA MAJARA piazzetta San Biagio
regia: Cinzia Maccagnano
Musiche: Salvo Nigro
Majara e madre: Giuditta Perriera
Madre Badessa e Donna Villa: Cinzia Maccagnano
La superstizione delle popolane: Noemi Scaffidi e Stefania Di Stefano
La voce del popolo Andrea Maiorca
U mazzamareddu: Francesco Natoli
La majarìa –donna di fora: Gemma Lo Bianco
Rielaborazione drammaturgica Anna Ricciardi
Produzione Teatro dei due Mari

allestimento e curatore della mostra Laura Costantino – direzione artistica Anna Ricciardi
Per i visitatori ci saranno due ingressi principali , vicolo la scala (discesa della piazzatta San Biagio) e vicolo Vizzolo ( salita sciacca Baratta)

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