Gioiosa Marea, Marcia della Solidarietà: “non vi sono ostacoli che allontanano gli uomini”

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Gioiosa Marea 28 aprile 2017

La marcia di solidarietà ha uno scopo ben preciso.
Non e’ certamente legato ad una sola giornata, seppur piena di gioia. Seppur gioia visibile, toccante, pregnante. Come ogni momento trascorso ieri mattina in compagnia dei tantissimi AMICI.
Questi momenti tanto toccanti, sono scevri di invidia, odio. Per chi Ama e lo fa senza chiedere nulla in cambio, non vi sono ostacoli che allontanano gli uomini.
Domenica, 23 aprile, si sono presentati proprio così, raggianti, felici, incuranti della diversità che non esiste.
La marcia di solidarietà vuole essere si un contributo alla gioia, ma ancora più pregnante è il messaggio.
Un messaggio forte, che deve attecchire.
Quando si parla di disabilità non si parla mai di opportunità.
È come se le opportunità, le risorse non appartenessero ” a questo mondo”.

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Eppure solo un cieco e un sordo non possono accorgersi del loro mondo interiore dorato, delle loro capacità, delle loro azioni, se supportate, condivise, aprono un mondo senza uguali.
Aprono il mondo delle opportunità.
Dentro ognuno di loro vivono e si appiattiscono, giorno dopo giorno, abilità residue che non si conoscono, laddove non è sufficiente la riabilitazione se non avviene quella sociale.
Questo è il messaggio, forte, imponente, che la società civile deve strutturare, condividere, innalzare, perché nell’opportunita’ viene meno la difficoltà. Vengono meno i pregiudizi, le etichette. Le additazioni. Viene meno il dolore.
Il messaggio che voglio lanciare e sul quale voglio accendere un faro, i riflettori…e’ l’ opportunità. ..di cui poco si parla. Fra i diritti e doveri del cittadino vi è l’ opportunità, arma magnifica, che tanto può.
Domenica scorsa tanti i bambini presenti, tanti indossavano la fascia con la scritta: la disabilita’ è un’ opportunità.
Si comincia pian piano. Si comincia proprio pian piano. Un passo alla volta. Perché come ogni cosa la sensibilità insegna.
Perché ogni piccolo passo è un grande passo.
Il dirigente scolastico, dottor Leon Zingales, ha dato un grosso contributo. Sensibile e vicino sempre. A lui vanno i miei personali ringraziamenti.
Vanno a chi c’era ed a chi non c’era.
A chi vede oltre ed a chi è cieco. A chi è coscienza oso ed a chi non lo è. ..
… perché ritengo ESSERE LA STUPIDITÀ’ L’UNICA “FORMA” VERA DI DISABILITÀ.

Giuliana Scaffidi

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