Ancora un chiarimento di Roberto Coletta in risposta al Sindaco di Gioiosa Marea sulla “lettera aperta”

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Riceviamo e pubblichiamo.

Signor Sindaco ,
caso ha voluto che, dopo un bel po’ di giorni dalla mia prima segnalazione e dopo la mia lettera aperta, inviata ieri a Lei via e-mail e pubblicata stamane, un giovane che in passato ha avuto l’onore di indossare la divisa militare abbia provveduto a riposizionare la corona; avesse voluto il Cielo che se ne fosse accorto prima, avremmo potuto evitare questo scambio aperto di vedute! Il comportamento del giovane sembra un’immagine uscita dalle pagine del libro Cuore, ma non ho motivo di dubitare che a Gioiosa ci sia tutt’oggi qualcuno non ancora contagiato da quella “malattia cronica” che non fa più vedere le cose fuori posto che sono sotto gli occhi di tutti. Anzi , mi complimento con Lui perché ha fatto quello che altri avrebbero dovuto e potuto fare. Speriamo ci siano altri concittadini tanto orgogliosi di essere gioiosani, da intervenire su pali luce del Canapè, prima che qualche lampadina caschi in testa a qualcuno o qualche ragazzino giochi con i fili della corrente 220/V( ho fatto e-mail all’Assessore competente).
Concordo perfettamente con Lei quando fa riferimento all’importanza dell’esempio che dobbiamo dare ai giovani, con i nostri comportamenti corretti e coerenti, fermo restando che chi occupa posti di responsabilità e comunque di impiego nel pubblico deve comportarsi meglio degli altri, altrimenti perde di autorevolezza, con danni di immagine per tutta la Pubblica Amministrazione; non a caso esiste un codice di comportamento cui i pubblici dipendenti devono attenersi, nel quale sono indicati anche integrità, correttezza e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico
Sono d’accordissimo con Lei( abbiamo trovato addirittura un secondo punto d’incontro!) sul fatto che “i social network a volte possano essere assunti inconsapevolmente come espressione di rabbia”; anzi le dirò di più: concordo perfettamente con Umberto Eco quando scrive che i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli…..che parlavano al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la Comunità.
Ma la rete potrebbe anche essere usata con intelligenza da una Amministrazione aperta che vuole coinvolgere la cittadinanza; pensi ad una pagina web filtrata del Comune, dove possono arrivare segnalazioni, proposte o altro.
Sono comunque contento del suo intervento, in riscontro alla mia lettera aperta, in quanto mi ha dato finalmente la possibilità di leggere una sua risposta.
Ed ora mi scusi la franchezza, signor Sindaco.
Un po’ di umiltà rende l’uomo libero dal doversi arrampicare sugli specchi per trovare una giustificazione, ogni qualvolta gli viene mosso un addebito; sapesse quante volte ho sbagliato, senza ritenere il giudizio critico altrui “lesa maestà”, e ho poi fatto tesoro dei miei errori!
La saluto , senza alcuna senso di rabbia, ma con l’augurio Gioiosa possa raggiungere quelle mete che i nostri cuori(il mio ed il suo; anche qui ritengo ci sia un punto d’incontro!) auspicano.

Roberto Coletta

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