Il sottosegretario Gozi: «Ficarra ha capito che l’Europa è opportunità»

FICARRA_Mauro  Cappotto, Sandro Gozi e il sindaco Basilio Ridolfo.JPGFICARRA_Mauro Cappotto, Sandro Gozi e il sindaco Basilio  Ridolfo

FICARRA_Mauro  Cappotto, Sandro Gozi e il sindaco Basilio Ridolfo.JPGFICARRA_Mauro Cappotto, Sandro Gozi e il sindaco Basilio  RidolfoCibo, arte e territorio al “Ficarra Contemporary Divan”
Il sottosegretario Gozi: «Ficarra ha capito che l’Europa è opportunità»
FICARRA (ME) – Cibo, arte e territorio come declinazioni della stessa materia, sfruttando le opportunità che ci giungono dall’Europa e da Expo 2015.
È stato questo il fil rouge del convegno di studi “Cibo: Europa, una opportunità per lo sviluppo dei territori e la promozione delle eccellenze”, che si è tenuto ieri, 3 giugno, a Ficarra nei locali de “La Stanza della Seta”, a Palazzo Milio. Il convegno, organizzato nell’ambito del progetto “Ficarra Contemporary Divan”, ha visto la partecipazione di numerosi studiosi e istituzioni, fra cui molti sindaci dei comuni limitrofi, e del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari e alle Politiche europee, Sandro Gozi.
Dopo i saluti del sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo, che ha sottolineato la vocazione del piccolo centro nebroideo a coniugare la fruizione della cultura con l’esaltazione delle eccellenze locali, il direttore artistico di “Ficarra Contemporary Divan”, Mauro Cappotto, si è soffermato sul valore del progetto che animerà la vita culturale del paese nei prossimi mesi e sull’importanza della Stanza della Seta, fulcro del progetto stesso: «Mi piace pensare alla Stanza della Seta come ad un “museo da usare” – ha dichiarato Cappotto – un luogo in cui avviene la contaminazione degli artisti con il luogo in cui si trovano, con la sua storia e le sue peculiarità».Intervento Sandro Gozi al convegno
L’intervento di Enrico Lupi, presidente nazionale dell’associazione Città dell’Olio e presidente di Re.C.O.Med (Rete città dell’olio del Mediterraneo), è stato incentrato sul tema della dieta mediterranea: «Dobbiamo comprendere il grande valore della dieta mediterranea – ha spiegato – non solo come regime alimentare, ma soprattutto come forma culturale. Il consumatore deve capire il valore, la storia e la provenienza del prodotto che consuma». Sull’importanza della dimensione culturale del cibo si è soffermato anche Pier Luigi Petrillo, professore associato di Diritto Comparato a Unitelma Sapienza e consigliere per Expo 2015 ed Unesco dei Ministri delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, con il suo intervento: «Ciò che all’estero apprezzano del nostro cibo è la storia che ci sta dietro, la tradizione, la funzione sociale; tutto ciò forma un racconto, che è il valore aggiunto dei nostri prodotti. Non a caso – ha concluso Petrillo – la dieta mediterranea è entrata a far parte del patrimonio immateriale dell’umanità, perché essa rappresenta uno stile di vita, un connubio perfetto fra convivialità e valorizzazione dei prodotti tipici».
Gianfranco Passalacqua, coordinatore master in Diritto dell’ambiente presso l’Università La Sapienza di Roma, responsabile del modulo di Diritto agroalimentare ed agro ambientale, ha arricchito il dibattito soffermandosi sul concetto di ambiente inteso come diritto soggettivo, cioè come diritto di ciascun cittadino alla qualità della vita e al rispetto del contesto in cui risiede. «Esiste un legame forte – ha poi evidenziato Passalacqua, parlando di “Ficarra Contemporary Divan” – fra territorio e cultura, declinato come rapporto fra un passato, inteso come identità del territorio, e futuro, rappresentato invece dalla condivisione artistica. Questo progetto è un’occasione di incontro, dialogo, contaminazione culturale e generazionale».
A sottolineare ulteriormente il valore dei contributi europei correttamente intercettati è stato Antonio Cenini, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile relazioni istituzionali Task Force Expo 2015 della Commissione Europea: «L’Europa ha bisogno di esperienze come quella che si sta vivendo a Ficarra. Questo progetto è l’esempio perfetto di come utilizzare i fondi comunitari per innescare progresso. Mi auguro quindi che questo modello possa essere raccontato proprio ad Expo, nel Padiglione europeo».
Antonella Amorelli, di AmorFood Sicilia, ha descritto l’interessante connubio fra cibo e arte, fra ricerca di piccoli produttori che seguono antiche ricette e giovani artisti siciliani, in grado di dare espressione a queste esperienze. «Ficarra è un posto unico – ha concluso Amorelli – dove c’è stato il coraggio di investire nell’arte contemporanea».
Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari ed alle Politiche europee Sandro Gozi: «La Sicilia è la migliore espressione di quello che deve essere il Mediterraneo: non un cimitero dell’egoismo e dell’indifferenza degli europei, ma la culla della nostra civiltà e del nostro sviluppo. In Sicilia, più che altrove, si sperimenta l’incrocio fra popoli e culture, mille sapori, mille ingredienti, la diversità. E’ proprio ciò di cui si parla in questa serata: come mescolare in modo virtuoso arte, cultura e cibo e realizzare un progetto. Il “modello Ficarra” sta proprio nell’avere compreso che l’Europa è opportunità. Vado via molto arricchito e confortato da questa esperienza – ha concluso Gozi – pensando a realtà come questa che stanno crescendo grazie all’Europa delle opportunità».
Il secondo convegno inserito nel progetto “Ficarra Contemporary Divan” è in programma il 17 luglio e sarà sul tema del “cuore” e sulle sue implicazioni scientifiche, mediche, culturali e sentimentali.

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