Barcellona P.G.- Arrestate 4 persone – 1 coltivava “marijuna” – 2 coniugi per furto di energia elettrica ed un evaso dagli arresti domiciliari

serra

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arresto quattro persone in flagranza per diversi reati.
Il servizio, svolto dai militari dell’Arma della città del Longano, finalizzato a reprimere la diffusione delle sostanze stupefacenti sul territorio, ha consentito, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, di scovare nell’abitazione di OLIVERI Roberto, 39 enne, di Barcellona, una vera e propria serra, ben predisposta nel piano seminterrato dell’abitazione, dotata di impianto illuminazione con faretti alogeni ed impianto di irrigazione, per la coltivazione della “marijuana”.
Infatti, la perquisizione ha permesso di rinvenire circa 20 grammi di sostanza stupefacente già essiccata e pronta per essere immessa sul mercato della vendita al dettaglio ed un bilancino di precisione.



Il servizio di polizia giudiziaria ben articolato, sia con personale in abiti civili che con pattuglie con i colori dell’Arma, ha consentito di arrestare in flagranza una coppia di coniugi per furto aggravato in concorso di energia elettrica. GIARDINA Tindaro, 31 enne, e CALABRESE Natalina, 30 enne, queste le loro identità, hanno manomesso il contatore dell’energia elettrica, realizzando un vero e proprio by pass che gli ha consentito di prelevare illecitamente la corrente elettrica per lunghi periodi.

Al termine del servizio, i militari hanno scorto, individuato e riconosciuto, per le strade di Barcellona, CALABRO’ Mariano, 30 enne, agli arresti domiciliari, procedendo nei suoi confronti per evasione. Lo stesso, al momento del controllo, non ha saputo dare alcuna giustificazione circa la presenza in un luogo completamente diverso rispetto alla propria abitazione.



Gli arrestati al termine delle formalità di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore di turno, Dr. Ssa Federica PAIOLA, presso la Procura della Repubblica di Barcellona, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
La sostanza stupefacente sequestrata sarà trasmessa ai competenti laboratori per gli esami tecnici al fine di stabilirne l’esatto principio attivo.

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