Sequestrati a Raddusa (CT), per reati fiscali, 2,8 milioni di beni nei confronti di due ex soci di un istituto di vigilanza

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I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania nei giorni scorsi hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone, su richiesta di questa Procura, sui beni mobili e immobili nella disponibilità dei soci (fino al 13 luglio 2016) dell’Istituto di Vigilanza “La Sicurezza Srl”.

Ai due indagati, Giuseppe Sberna (cl.1961) e Angela Paterniti Serafina (cl. 1965), sono contestati i reati tributari di omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento di IVA per un importo, tra imposte e sanzioni, di oltre 2 milioni e 800 mila euro.
In particolare, i complessi approfondimenti eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Caltagirone hanno permesso di conclamare il fraudolento intento attraverso il quale i predetti soci pro-tempore, mantenendo invariata la gestione reale dell’impresa a loro riconducibile, successivamente alla notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate di atti di accertamento fiscale, hanno trasferito a soggetti terzi, al solo fine di escludere provvedimenti cautelari patrimoniali, le quote sociali e l’immobile sede dell’attività.
Il provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, finalizzato a garantire all’Erario un importo “equivalente” alle imposte evase dalla Società, ha interessato, in particolare, l’unità immobiliare sede dell’Istituto di Vigilanza, ubicata nel Comune di Raddusa e costituita da 27 vani catastali, le somme giacenti in 19 conti correnti intestati o riconducibili agli indagati, 2 depositi bancari e dossier azionari accesi presso diversi Istituti di credito. Caltagirone, 20 dicembre 2017.

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